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L'effetto Corbino 173


Il Volterra1 partendo dalle equazioni fondamentali dei due fenomeni, date dal Corbino, ha sviluppato una teoria completa della propagazione delle correnti elettriche in una lamina sotto l’azione di un campo magnetico, ed ha fissato le condizioni sopra riferita nelle quali si verificano i casi estremi dell’uno o dell’altro effetto isolato, e stabilito importanti teoremi. Fra questi ha speciale interesse un teorema di reciprocità fra i due punti elettrodi e due punti arbitrari, nei quali si misura la differenza di potenziale. Questo teorema è un’estensione di quello già dato dal Volterra nel 1882 per la distribuzione delle temperature e delle correnti in un conduttore. Il presente teorema di reciprocità è stato anche verificato sperimentalmente dal dott. Tasca Bordonaro.

L’effetto Corbino ha suggerito un’applicazione singolare che costituisce una specie di paradosso elettromagnetico. Corbino e Trabacchi2 hanno potuto costruire un generatore invertibile per correnti continue, senza contatti striscianti, il quale se è attraversato da una corrente continua può ruotare con una coppia proporzionale al quadrato del campo; viceversa sviluppa una forza elettromotrice continua e costante se è messo in rotazione con velocità costante, e finalmente in un campo rotante Ferraris sviluppa una forza elettromotrice continua e costante anche stando fermo.

Per ciò che riguarda il nostro problema l’effetto Corbino sembrerebbe dimostrare l’esistenza di corpuscoli delle due specie, mobili nell’interno dei metalli; per-

  1. Volterra V. Sulla corrente elettrica in una lamina metallica sotto l’azione di un campo magnetico N. C., serie VI, vol. XI, p. 23 (1915).
  2. Corbino O. M. e Trabacchi G. C. — N. C. serie VI, vol. XI, pag. 95 (1915).