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170 VII. Teoria elettronica dei metalli

scoli si incurveranno, seguendo in ogni punto la risultante tra la forza elettromotrice della corrente e quella destata dal campo elettromagnetico. L’effetto di questo campo, ossia di quella deviazione trasversale del cammino dei ioni, si può bene assimilare ad una corrente circolare che si aggiunga sulla lamina a quella radiale. La lamina si trasforma così in una lamina magnetica, e la corrente circolare si potrà bene studiare dall’introduzione che il suo presentarsi provoca in un circuito esterno disposto parallelamente all’orlo del disco. Fig. 6. La lamina «Corbino». Ed è ciò che l’esperienza ha verificato. Anzi lo studio dell’effetto è stato fatto appunto sulla corrente indotta che si generava nella bobina esterna.

Per le linee equipotenziali, restando tutto simmetrico intorno al centro, non si avrà nessuna regione di deviazione e resteranno cerchi concentrici. Se ricordiamo che l’effetto Hall consiste appunto in uno spostamento delle linee equipotenziali, dobbiamo asserire che nell’esperienza del Corbino abbiamo assenza del fenomeno Hall e manifestazione di un fenomeno elettromagnetico nuovo.

È facile dimostrare che la forma che prendono le traiettorie dei corpuscoli è quella di spirali logaritmiche e che le traiettorie delle due specie di ioni sono ben diverse l’una dall’altra. Se ed sono i due raggi interno ed esterno, H il campo magnetico, F la forza elettromotrice, le componenti della velocità di ioni, espresse in coordinate polari, saranno evidentemente date dalle formole

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