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L'effetto Corbino | 169 |
e momento dei negativi
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e l’espressione
174) |
il momento ionico differenziale.
Quando nel metallo fossero presenti egual numero di ioni positivi e negativi l’espressione di E si semplifica così
175) |
Ogni volta che un fatto elettrico si dovrà esprimere in funzione di questo momento ionico differenziale, si avrà un fenomeno di quelli che il Corbino chiama elettromagnetici di 2a specie, e che avrà la sua analogia in quello di Hall.
Il Corbino1 ideò un’esperienza diversa da quella di Hall, e nella quale avrebbe dovuto verificarsi appunto uno di questi fenomeni. E l’esperienza confermò pienamente il suo punto di vista.
Una lamina metallica di bismuto era foggiata a disco, o piuttosto a corona circolare. I due contorni erano orlati con due anelli di rame che costituivano due elettrodi di resistenza trascurabile. Le linee di corrente erano evidentemente raggi, e le linee equipotenziali cerchi concentrici. Questo finchè non agisce nessun campo magnetico. Ma se si fa intervenire una forza magnetica perpendicolarmente alla lamina il cammino dei ioni subirà una deviazione trasversale, e quindi le traiettorie dei corpu-
- ↑ Corbino, Azioni elettromagnetiche ecc. N. C. Serie VI, vol. I, p. 397 (1911).