Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
L'effetto Hall | 165 |
Quest’ultimo fatto escluse l’ipotesi che il fenomeno fosse dovuto al noto effetto di 1a specie sopra un filo di corrente, perchè questo provoca uno spostamento della corrente in un senso ben determinato. Basti ricordare la nota regola della mano sinistra di Fleming, per es. sotto la forma data da Schmidt-Ulm: se la mano sinistra distesa volge la palma a respingere le linee di forza magnetica, e il dito indice è nel senso della corrente, lo spostamento che la corrente subisce è nel senso del pollice. Fig. 5. Sicchè nel caso presente lo spostamento dei fili di corrente dovrebbe avvenire nel senso delle negative e quindi la corrente che il galvanometro accusa dovrebbe ancora essere in quel senso se pure lo spostamento detto porta seco una distribuzione diversa dei potenziali.
L’esperienza di Hall che era eseguita sopra una lamina d’oro dava una corrente in senso inverso a quello dovuto al fenomeno di 1a specie, ossia nel senso delle positive. L’argento e il platino si comportano come l’oro, nel platino anzi l’intensità della corrente prodotta è, a parità di altre condizioni, molto più grande che per l’oro e per l’argento. Per il ferro invece il senso della corrente coincide con quello voluto dal noto effetto elettromagnetico.
L’intensità dell’effetto Hall, come risulta dalle esperienze, si può esprimere così: chiamiamo V la differenza di potenziale che si forma sui bordi n n della lamina, i l’intensità della corrente principale mandata nella lamina secondo , H l’intensità del campo magnetico, d lo spessore della lamina, allora si ha