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Legge di Volta 163

queste tre teorie non differiscono generalmente che per qualche coefficiente numerico molto vicino all’unità.

In tutti questi fatti si è supposto che i fenomeni elettrici nei metalli siano dovuti al movimento degli elettroni o corpuscoli negativi. Non si è inteso il bisogno di ricorrere ad altre ipotesi, per es. di ammettere che la corrente elettrica sia dovuta, piuttosto che solo al trasporto di elettricità negativa in senso opposto alla direzione della corrente, anche a quello di elettricità positiva nel nel senso stesso della corrente.

Ma se si vuole studiare il modo di comportarsi di un metallo in un campo magnetico si trovano dei fenomeni molto importanti e per i quali la ipotesi fatta deve essere completata.

10. — Fenomeni galvanomagnetici e termomagnetici. — Immaginiamo una lamina metallica disposta in un piano di un sistema di coordinate; il suo spessore, piccolo rispetto alle altre due dimensioni, sia disposto secondo . Supponiamo di fare attraversare la lamina da una corrente elettrica parallelamente al piano .

Si formerà nella lamina un sistema di linee di corrente e linee di egual potenziale, che, secondo le leggi note, si taglieranno ad angolo retto.

Ma immaginiamo che parallelamente all’asse nel senso di positivo agisca un campo magnetico. Allora si possono verificare vari effetti:

una distorsione delle linee di egual potenziale: effetto Hall;

una distorsione delle linee di corrente: effetto Corbino;

una differenza di temperatura nel senso delle linee equipotenziali: effetto Ettinghausen e Righi;