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Periodo antico | 7 |
disfacimento, sono invisibili come è invisibile il vento e l’odore; sono continui ed impenetrabili; i corpi no, perchè sono formati di atomi e di vuoto, se il vuoto non vi fosse, non vi sarebbe moto. Gli atomi sono indistruttibili, nessuna forza naturale nè interna nè esterna può dissolverli; sono immutabili e conservano sempre la loro natura, la loro forma; sono indivisibili perchè minimi nella dimensione e perchè non contengono il vuoto nè constano di più parti. Non sono tutti della stessa natura come volevano Eraclito e Anassimene, nè di sole quattro sostanze come sostenne Empedocle, perchè non potrebbero dar luogo all’infinita varietà di corpi esistenti.
I corpi stessi che noi conosciamo non sono ciascuno costituiti da una sola specie di corpuscoli primordiali, ma da varie specie di elementi variamente connessi. Nello stesso modo con cui le lettere stesse variamente disposte formano parole diverse che significano tutte le cose, e compongono frasi, verso, poemi, così atomi diversi compongono tutta la varietà delle cose e producono i fenomeni svariati.
Gli atomi sono in perpetuo moto1 tanto prima di unirsi a formare i corpi, quanto nei corpi stessi; e perciò anche nell’interno dei corpi è il vuoto. Questo continuo moto permette il modificarsi delle cose e il formarsi di nuovi corpi e il disfarsi di altri. Tre specie di moto si possono dare negli atomi: un moto discendente e questo è dovuto alla gravità di essi, un moto ascendente prodotto dall’urto con altri elementi, un moto obliquo provocato da una inclinazione che accompagna gli atomi e che può venire da varie cause perturbatrici.
Questo moto laterale è quello che permette agli atomi di unirsi ad altri per formare i corpi.
- ↑ O. c., l. 2, v. 62 e segg.