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L'emanazione del radio 141

ligrammo, e il tubetto in cui era contenuta pesava 30 milligrammi.

L’emanazione è dunque il gas più pesante che si conosce; il suo peso specifico rispetto alla molecola dell’idrogeno è di 111.

L’emanazione si trasforma in ciò che si chiama il Radio A emettendo una particella α. Il radio A si trasforma in radio B emettendo ancora una particella α. Il radio B emette corpuscoli β e raggi γ e si trasforma in radio C. Queste tre specie di radio A, B, C, sono molto attive e quindi a rapida trasformazione. A questi succedono altri tre tipi di radio che prendono il nome di radio D, radio E, radio F, che sono molto meno attivi, e quindi a lenta trasformazione.

Il radio stesso non è una sostanza radiattiva primaria, ma è già il risultato di una serie di trasformazioni. Il capo stipite di questa serie è l’uranio. È un metallo conosciuto, di un colore bianco argenteo, che si estrae dalla pechblenda e dall’uranite. La serie di trasformazioni dell’uranio per processo radiattivo è riassunta nella seguente tabella, in un insieme al nome e all’ordine discendente delle varie sostanze, è riportato il valore medio della vita di ciascuna sostanza e la specie di radiazioni che essa emette.

La determinazione del periodo, o della vita, di una sostanza radiattiva si fa, in generale, osservando la diminuzione di attività nella radiazione.

Per le sostanze il cui periodo di trasformazione è molto lungo, o molto breve, si ricorre a metodi indiretti.

Ciascuno dei corpi che figurano nelle tabelle qui riportate costituisce un elemento chimico. Quelli che hanno un periodo molto breve non possono avere importanza chimica; gli altri possono realmente essere catalogati fra gli elementi conosciuti.