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Raggi alfa 125


Anche per questi corpuscoli, come per quelli che costituiscono i raggi canali, si può determinare la velocità e le due masse elettriche e d’inerzia, tenendo conto della deviazione che essi subiscono per effetto di un campo magnetico o di un campo elettrico.

La velocità dei raggi α si suole in generale determinare per via indiretta, per es. ricorrendo alla penetrazione loro in un gas di data pressione. Essa varia a seconda della specie dei raggi. I più rapidi raggiungono una velocità

122)


come si vede qui è molto più grande che nei raggi canali.

Il rapporto prende in generale il valore

123) u. e. m.

Questo valore è la metà di quello corrispondente ad un ione elettrolitico monoatomico di idrogeno, ed è quello che corrisponde ad un atomo di elio che possegga due cariche elementari di elettricità.

La carica totale che trasportano i raggi α è facile determinarla facendoli cadere sopra una lamina conduttrice rilegata ad un elettrometro. Potendo poi conoscere il numero delle particelle cadute se ne ricava la carica unitaria. I valori che si sono ottenuti oscillano intorno a questo

124) u. e. s. .

Questo valore si deve considerare come un multiplo della quantità elementare di elettricità. Secondo la Curie sarebbe anzi il doppio, e si dovrebbe quindi assegnare alla quantità elementare il valore 1.

  1. Confronta per i valori riferiti, la conferenza della Signora Sk, Curie Les idée modernes sur la constitution de la matière, pubblicazione della Società francese di fisica (1913) cit. s.