Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
120 | V. I corpuscoli elettrici |
VI. — I fenomeni della Radiattività.
1. — I corpi radiattivi. — Dopo la scoperta dei raggi X e lo studio delle proprietà loro, specialmente della fosforescenza che eccitano su alcuni corpi, si pensò se non esistesse anche un fenomeno inverso, se cioè i corpi fosforescenti per l’eccitamento della luce potessero emettere dei raggi X. L’idea fu feconda. Vari fisici, Henry, Troost, Niewenglowski, ma specialmente il Becquerel, fecero i primi tentativi, e trovarono che il solfuro di calcio può in alcune condizioni emettere dei raggi analoghi ai raggi X.
Il Becquerel1 trovò di più che i sali di uranio e l’uranio stesso anche senza l’eccitazione luminosa2 sono capaci di emettere delle radiazioni che impressionano le lastre fotografiche, possono attraversare lamine di alluminio, e rendono conduttori i gas per cui passano. Queste radiazioni furono chiamate raggi Becquerel.
Questa proprietà si riscontrò presto anche in altri corpi. Le ricerche erano fatte tenendo conto specialmente della proprietà che quei corpi avevano di rendere conduttore un gas che attraversano. Così la signora Sklodowska Curie3 ri-
- ↑ H. Becquerel, Comptes Rendus, v. 122, p. 420 e altrove (1896).
- ↑ Il Becquerel faceva le sue ricerche esponendo prima i sali ai raggi solari. Il 1° marzo del 1896 il sole non si scoprì e il Becquerel trovò che i suoi sali di Uranio emettevano i raggi come nei giorni precedenti.
- ↑ Sk. Curie, C. R., v. 126. p. 1101 (1897).