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so; e perchè la polizia, sorprendendoli, non sospettasse di nulla, sedevano attorno ad un tavolo, sul quale stavano disposti bicchieri, carte da giuoco e danari, per dare ad intendere all’occorrenza che erano li a divertirsi. Essi, ripeto, non costituirono mai un Comitato: l’unico Comitato si riuniva in casa di Enrico Albanese, in via Lungarini, e qualche volta, in casa di Antonino Lomonaco all’Albergheria, in un vicolo che si chiamava allora Siggittari, ed ora porta il nome del Lomonaco, che fu un bravo uomo, un bravo patriota e un distinto avvocato.

Gli accordi tra il Comitato e i nobili divennero via via più intimi. Si era alla fine di febbraio del 1860. Si sentì la necessità di stringerli maggiormente, e si diè incarico al Brancaccio, ch’era l’anello di congiunzione tra l’uno e gli altri, di suggellarli definitivamente, conducendo Corrado Niscemi al Comitato borghese per intendersi circa le armi, il danaro e la costituzione di un Comitato unico con un sol capo. Ma il giorno 28 febbraio Brancaccio venne arrestato, e il suo arresto mandò all’aria quanto si era stabilito. La sera dello stesso giorno fu arrestato anche il barone Grasso, persona affatto innocua, mentre conduceva la moglie a teatro. Il suo arrivo in prefettura, insieme alla moglie, diè luogo a una scena esilarante. Il Comitato unico non si costituì che nella prima metà di marzo, e ne fu presidente il vec-

    cuore abbia provata, quale fu quella di essere separato e lontano dal mio venerato genitore, allorché Dio lo chiamava agli eterni riposi.
          “4° Raccomando caldamente a tutti i miei figli di tener sempre cara la fede e la patria. Per fede intendo la credenza in Dio trino ed uno, la rucamazione e redenzione di Gesù. Cristo figlio suo e Signor nostro e di tutte le verità rivelate insegnate con tradizionale e non interrotta continuazione nel simbolo degli Apostoli della Chiesa Cattolica, che siede in Roma, e le di cui dottrine e precetti mantenuti coli’ unità racchiudono la verità e compresi rettamente e puramente praticati, essi soltanto son capaci a render paga e soddisfatta la coscienza umana nel pelago tempestoso della vita.
          “Sfuggano ed evitino le opinioni estreme, si guardino sempre ed in ogni cosa dagli eccessi, oppugnino e detestino la tirannide, come la licenza, e confidino non nel plauso della corrotta società che porta gli errori in trionfo, ma nella misericordia Divina e nella pace e serenità della propria coscienza„.