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CAPITOLO VI


Sommario: La vita mondana a Napoli — Il baciamano del 1° gennaio 1860 — La stagione teatrale al San Carlo e negli altri teatri — Il Caffè d’Europa — Il Caffè della Perseveranza e della Gran Brettagna — Ricordi e aneddoti — Le notizie politiche e il Comitato dell’Ordine — Come nacque e chi gli dette il nome — Teodoro Cottrau e Giuseppe Gravina — Arresti ed esilii — Le burle alla polizia — La vita mondana a Palermo — Le nozze della Stefanina Starrabba di Rudinì — I “saloni„ e le botteghe di moda — I Caffè d’Oreto e di Sicilia — Le villeggiature dei signori — Il giuoco del lotto — La vita sociale a Catania — Teatri, alberghi e clubs — Le signore più belle e i giovani più eleganti — L’irrigazione della piana di Catania — L’intendente Panebianco e il suo carteggio intimo con Maniscalco — La vita di Messina — Feste religiose e mondane — La Madonna della Lettera — Due sindaci — Maturano i nuovi tempi — Apparenze e realtà.


La vita mondana rifiorì in tutto il suo splendore, dopo che Napoli riebbe finalmente una Corte. Tornarono ad aprirsi le grandi sale della Reggia ai ricevimenti ed alle antiche cerimonie. Il corpo diplomatico c’era tutto. La Corte non mancava a nessuno dei grandi spettacoli teatrali, come a nessuna festa religiosa. Francesco II riprese, in breve, le tradizioni interrotte da suo padre, e l’intervento di una Corte così numerosa come la sua, in un teatro, in una chiesa, in una pubblica cerimonia, era di per sé interessante spettacolo.

Il 1° gennaio 1860 ebbe luogo il baciamano di uso, che riuscì più affollato e brillante del primo. Il largo di Palazzo presentò in quel giorno l’aspetto delle grandi occasioni. Una folla enorme vi si addensava, per veder passare tanti cocchi di gala, che portavano alla Reggia diplomatici, ministri, arcivescovi e prelati e alti funzionari civili e militari, in grande uniforme. I Sovrani,