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la misura dei compensi ai professionisti. Con tre piastre, o quattro ducati (16 o 17 lire), una famiglia faceva il suo abbonamento col medico per tutto l’anno; quasi ridevole il compenso agli avvocati innanzi al giudice regio, e assai lontani, da quelli di oggi, i compensi agli avvocati innanzi ai tribunali e alle Corti. Un avvocato, il quale avesse fatta una grossa sostanza con la professione, non godeva generalmente buona fama.

Tutta l’attività sociale era concentrata nell’unica forma di associazione permessa: la congrega o confraternita laicale. Rivalità quindi fra congreghe e congreghe, che si rivelava nelle feste dei rispettivi patroni e nei cosiddetti diritti di preminenza nelle processioni e sin negli addobbi delle chiese, soprattutto in settimana santa, quando si costruiva il sepolcro di Gesù, che era un teatro con scene, personaggi e trasparenti, e rappresentava episodii della vita di Cristo, o fatti del Vecchio Testamento. Ogni congrega aveva un capo, detto priore, e un sacerdote per l’esercizio del culto, detto padre spirituale, eletti col sistema delle fave e dei ceci. Le congreghe, invidiose l’una dell’altra, si combattevano con un certo accanimento fra loro. Ma non erano le congreghe, come ho detto, i soli partiti visibili: c’erano anche gli occulti. i due galantuomini più ricchi di ogni comune davano il nome a due fazioni, che si contrastavano l’influenza e il dominio locale; o il ricco faceva partito con tutti i ricchi contro le mezze fortune o contro gli sprovvisti di ogni fortuna, i quali avevano per capo un professionista o un letterato. Si odiavano in segreto e cercavano di rovinarsi con denunzie. Una denunzia politica bastava a rovinare una famiglia.

Ogni comune contava fra i galantuomini una serie piuttosto copiosa di tipi caratteristici, battezzati come tali dalla voce pubblica. Vi era lo stravagante, detto fanatico, perchè viveva in maniera diversa dagli altri, e mangiava e dormiva in ore diverse; e se le stravaganze parevano eccessive, era bollato come pazzo addirittura. Vi era l’uomo dabbene, a giudizio di tutti, il cui consiglio si cercava nei momenti difficili; l’uomo generoso, alla cui borsa si poteva ricorrere senza il pericolo di un rifiuto, per piccole sovvenzioni s’intende; lo scialacquatore che stupidamente dava fondo al patrimonio; l’uomo, la cui parola era sacra, e quello che la rimangiava con la stessa facilità con cui l’aveva data; il bugiardo celebre e il professionista onesto