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torizzò la costruzione con rescritto del 6 aprile 1852; ma, a suggerimento del Cassisi, non volle consentire che l’esecuzione ne fosse affidata alla stessa società francese, che aveva fatti gli studi e della quale erano a capo i signori Taix, Sciama e Sala. Fu invitato perciò il luogotenente a cercare, fra gli appaltatori. dell’Isola, persone capaci di eseguire i lavori. Questo primo ostacolo venne facilmente superato. Un mese dopo, in data 17 maggio 1852, il luogotenente inviò a Napoli un regolare contratto, convenuto con don Gaspare Giudice di Favara, "uomo notissimo per la sua opulenza, lealtà e costante devozione al Real Trono, il quale, associato ad altri capitalisti, specialmente a quelli della provincia di Girgenti, si obbliga ad intraprendere la costruzione delle strade e ponti dalla Maestà Sua autorizzati„. Insieme al contratto, firmato pagina per pagina dal concessionario e dal luogotenente, questi mandò a Napoli il direttore dei lavori pubblici, Bongiardino, con una sua lettera al Re, la quale si chiudeva con le seguenti parole: "Il giorno in cui questi fedelissimi sudditi vedranno messo mano ai lavori, innalzeranno


    da Caltanissetta pel ponte di Capodarso a Piazza, dedotte le miglia che si possono mettere a profitto della antica strada, rimangono a costruirsi per miglia 28 ½;

    da Piazza a Castrogiovanni, per miglia 18;
    da Piazza, per San Michele, a Caltagirone, per miglia 16 ½;
    da Caltagirone, per Vizzini, a Floridia, per miglia 56;
    da Palagonia, pel fondaco di Primosole, per miglia 20 ½;
    da Ragusa, per Vittoria, a Terranova, per miglia 33;
    da Terranova a Piazza, per miglia 26;

    da Comitini, per Casteltermine, al confine della prov. di Girgenti al torrente Saraceno, per miglia 28;

    da San Giuseppe a Corleone, per miglia 20;
    da Corleone, per Sambuca, a Sciacca, per miglia 40;
    da Sambuca a Partanna, per miglia 21;

    da Salemi a Marsala, dedotte le miglia costruite, restano a costruirsi, per miglia 12;

    da Salemi per Santa Ninfa a Castelvetrano, per miglia 11;
    da Castelvetrano a Mazzara, per miglia 14;
    da Mazzara a Marsala, per miglia 18.

       I ponti poi erano: uno sul fiume Grande o Imera settentrionale; uno al Finale, sul torrente Pollina; uno sul fiume Rosmarino; uno sul Cimaroso presso Nicosia; un altro sul Cimaroso tra Adernò e Regalbuto; uno alla Giarretta sul Simeto; uno sul fiume San Pietro e l’ultimo sul Platani, a Passo di ferro.