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CAPITOLO XXI
Sin dal giorno che il Re tornò a Caserta, erano venuti a visitarlo, come ho detto, il Rosati, primo medico di camera e i chirurgi De Renzis e Trinchera, e si tenne da essi il primo consulto. De Renzis e Trinchera confermarono la diagnosi, riconoscendo trattarsi di una raccolta di pus nella regione iliaca destra, per effetto della coxalgia. Convennero tutti nella necessità di operare senza indugio, per ottenere l’uscita della materia ed arrestare l’assorbimento. E allora chiamarono il Capone, e a lui, che era il più giovane, commisero di eseguire l’operazione nella regione posteriore della coscia, sul punto indicato dal Trinchera, il quale sperava di determinare così una più facile corrente di pus. Ma, eseguita l’incisione, non si trovò materia, e soffrendo l’infermo atroci dolori, si dovette sospendere, medicare la ferita e non fare altro per qualche giorno. Trinchera s’era sbagliato sul punto del taglio. E aumentando le sofferenze,