Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
CAPITOLO XVIII
La mattina seguente, alle undici, il Re dopo di aver ascoltata la messa, detta nell’oratorio del palazzo da monsignor Frasoolla, accompagnato dalle autorità e dalle guardie d’onore in grande uniforme, parti per Andria, quarta tappa del viaggio. A Foggia ebbe un numero infinito di suppliche. Le carrozze reali traversavano le vie in mezzo a fitta calca di popolo, che applaudiva fragorosamente. Ferdinando II, prendendo commiato, promise che sarebbe tornato con gli sposi, per rimanervi qualche giorno. Ma parve a tutti pallido e triste: nella notte aveva sentito aggravarsi il suo malessere.
Da Foggia a Cerignola, gli abitanti di Orta, di Ortona, di Stornara e di Stornarella — grosse borgate a destra e a sinistra del Cervaro e del Carapella e che si chiamavano siti reali — attendevano, lungo la via, i Sovrani con le rappresentanze municipali e guardie urbane con bandiera. Applausi ed accla-