Sommario: Il viaggio del Re in Calabria — Prime tappe: Torraca, Lagonegro, Castelluccio, Morano, Castrovillari e Spezzano Albanese — Arrivo a Cosenza — Dorme nel casale Donnici — Contegno del Re e incidente col presidente Corapi — A Rogliano — Fra’ Ntoni — Doppia tappa a Coraci — Arrivo improvviso a Catanzaro — Incidenti esilaranti — Ire e stravaganze del Re — Le deputazioni di Pizzo e di Cotrone — Al collegio — Mettetece ’e lattughe — Ritorno a Tiriolo — Commuta la pena di morte a Spaventa e a Barbarisi, e la reclusione a Scialoja — Al ponte sull’Angitola — Passa una notte a Pizzo — Va a Mongiana — Condizioni dello stabilimento, secondo un rapporto ufficiale — A Monteleone e a Bagnara — Arrivo a Reggio — Varii incidenti — Partenza per Messina — Viva l’eroe delle Due Sicilie! — Spettacolo al teatro — Arrivo a Catania — Dimostrazioni clamorose — Alloggia dai Benedettini — Il giovane Carnazza e il professore Catalano — Riparte per Messina — Provvedimenti di governo — Le bonifiche doganali — Gran ballo alla Borsa — Il conte di Trapani e il duca di Calabria — Partenza per Pizzo — Visita a Paola il santuario di San Francesco — Ritorno a Napoli — La morale del viaggio.
Sulla fine di settembre del 1852, il Re volle dare agli esercizi autunnali d’istruzione per l’esercito un’importanza maggiore del consueto, e ordinò ohe una colonna mobile, formata da due divisioni, con otto squadroni di cavalleria e venti pezzi di artiglieria, partisse alla volta delle Calabrie. Il movimento delle truppe ebbe luogo nei giorni 23, 24, 25 e 26 settembre, concentrandosi tutta la colonna nei dintorni di Lagonegro. Il Re s’imbarcò la sera del 27 settembre a Napoli, sul Fulminante, insieme al giovane principe ereditario che contava quindici anni, e al conte di Trapani. Il suo seguito era formato dal principe D’Aci, dai brigadieri Ferrari e Del Re, dai colonnelli Nunziante e De Steiger, dal tenente colonnello Letizia, dai maggiori Seve-