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alleati. Perfetti non aveva studii, ma l’ingegno aveva acuto e ne diè prova presto, chiamando intorno a sè la gente più capace e più adatta a quel genere di commercio. Ricercò ed ottenne commissioni dall’estero, e le disimpegnò con lode consegnando qualità migliori, che altre case non facessero: avvedutezza questa, che lo fece salire in eccellente fama a Genova ed a Marsiglia. La situazione economica del Regno in tanto s’avvantaggiava. Le miti imposte permettevano il risparmio; i coloni si erano rifatti e opponevano maggior resistenza ai prezzi ribassanti della Borsa, preferendo tenere ne’ granai la merce, anzi che venderla; ciò che tornava in danno di chi avesse venduto allo scoperto. Le qualità dei grani di Polonia e di Odessa erano migliorate; quelle di Barletta non guadagnavano più la gran differenza, che prima avevano goduto; bisognava quindi che esse, alla loro volta, fossero divenute migliori; e Perfetti, pagando in Puglia prezzi alti, secondo il merito della merce, stimolò a meglio produrre. Capitanando in Borsa gli aumentisti, egli attrasse a sè tutt’i produttori pugliesi; e pigliando da questi la roba migliore, accrebbe all’estero, rapidamente, la sua rinomanza e i suoi guadagni. Gli ordini di sua firma, prima accettati soltanto per caricazione, furono ammessi alla liquidazione mensile; e la sua casa prese posto officiale nella Borsa, come casa d’ordine.

Il duello divenne lotta accanita. Al caffè de’ commercianti, là dove sorge il nuovo grandioso palazzo del presente albergo di Londra, dal mattino sino a mezzogiorno, e nelle ore pomeridiane, sotto i platani della spianata, gruppi di sensali e di speculatori si adunavano e si disfacevano a vista d’occhio: avvisaglie queste, che finivano alla Borsa con lotte, dalle quali le fortune rapidamente venivano intaccate, o rapidamente si accumulavano: onde poi la gente di Borsa andava notata come la più spendereccia della città.

Era un correre di sensali, ed un agitarsi di gente a far premii o affari a fermo; lottatori esercitati a tener conto di ogni piccola variazione di mercato, d’ogni possibile circostanza, di ogni qualsiasi accenno a variazioni future. Le nuvole e il variare dei venti erano seguiti con maggior cura, che non avesse mai fatto astronomo, per cavarne prognostici circa l’approdare dei navigli, e le condizioni favorevoli o meno alle raccolte. Notizie, staffette, gherminelle, agitazioni effimere e falsi allarmi