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carbonizzazione e distillazione continua dei combustibili; a Luigi Raguseo, per la costruzione dei globi terracquei artificiali a rilievo, e a Giuseppe Carabelli, la facoltà di produrre nei fornelli maggior formazione di calorico. E per uscirne, nel 1859, Amato Berard otteneva il privilegio di estrarre olii, corpi grassi ed altre sostanze solubili col solfuro di carbonio.
Queste concessioni erano date in seguito a parere del Real Istituto d’incoraggiamento, il quale era un corpo consultivo dello Stato, specialmente per i privilegi industriali e d’invenzione. Nel periodo, di cui ci occupiamo, se ne rilasciarono anche al Pattison, per nuova disposizione di perni e bronzine nelle ruote idrauliche; a Guppy, per miglioramenti alle caldaie tubulari a vapore; a Francesco Vert, per i letti a molle; a Meuricoffre e Sorvillo, per miglioramenti alle balestre dei carri delle strade ferrate; a Niccola Rossi, per macchina da innalzare l’acqua dei fiumi e animare insieme i molini; a Francesco Pignataro, per una macchina trebbiatrice a cilindri; al principe don Augusto Ruspoli, per molini conici alla Westrup; ad Antonio Caracciolo, per la fabbricazione della carta con le corteccie di gelso e ad altri, i quali non ebbero ricordevoli successi nel mondo industriale dell’antico Regno.
Nè le Memorie de’ socii, pubblicate negli atti dell’Istituto in quell’epoca (1855-1859) sono notevoli per numero e per importanza di studii. Francesco del Giudice, che fu poi, dopo il 1860, segretario perpetuo dell’Istituto, scrisse su istrumenti e macchine agrarie esposte in Francia e sulla possibilità del loro uso nel Regno: vi trattava di nuovi aratri, di erpici, di seminatoi, di mietitrici, di tritapaglia e molto superficialmente, come soleva. In agricoltura Giovanni Semmola scrisse una monografia sulla varietà dei vitigni del Vesuvio e del Somma e in fatto di scienze economiche, si ebbe una sola dissertazione di Felice Santangeli. Vi furono inoltre quattro memorie su argomenti di matematiche pure, scritte da Capocci, Rinonapoli, Tucci e Battagline Tutto questo rappresentò il lavoro del reale Istituto di incoraggiamento nell’ultimo quinquennio.
Questo Istituto, fondato nel 1806, durante il Regno francese, aveva anche per fine l’incoraggiamento di tutte le iniziative individuali e sociali, dirette all’incremento della pubblica ricchezza, ma le iniziative mancavano L’Istituto ebbe, per alcuni