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CAPITOLO VII
Il tipo del giornale napoletano, in quegli anni, fu quasi esclusivamente letterario e la maggior parte l’occupavano i teatri. Il giornale era la sola palestra che si presentava ai giovani, desiderosi di salire in fama. Non mancavano buoni articoli di scienza e recensioni di nuovi libri, polemiche e critiche fatte con garbo. Abbondavano le sciarade, le epigrafi, gli epigrammi, le poesie e le necrologie. Di cronaca locale neppur l’ombra, e la politica confinata tra fatti e cose diverse, o diluita in riviste settimanali che illustravano gli avvenimenti del Giappone e degli Stati Uniti, o riferivano senza commenti, quando ne avevano il permesso dalla polizia, le notizie ufficiali del Regno e degli altri Stati d’Italia: questi ultimi nella rubrica "estero„. Di politica interna, cioè delle notizie politiche del Regno, i giornali non potevano parlare altrimenti, che riproducendo quelle pubblicate dal giornale