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morte di Ferdinando II, mirò all’alleanza col Piemonte, al concorso delle armi napoletane nella guerra dell’indipendenza e alla formazione di due grandi Stati al nord e al sud d’Italia, confederati a comune difesa e senza stranieri. Ideò una Costituzione assai diversa da quella del 1848, e l’interessante disegno del nuovo Statuto, redatto da Giovanni Manna, si pubblica qui per la prima volta, ad onore di entrambi.
Io Le devo inoltre, mia nobile amica, non poche notizie sulla vita di Napoli negli ultimi anni dell’antico regime. Veda, che a nessuno, meglio che a Lei, può appartenere questo libro, nel quale con la più sincera obiettività è narrata la vita del Regno nell’ultimo decennio, e di tutto il Regno, mentre invece, come Ella ricorda, il volume, che detti alle stampe nel 1895, era limitato alle provincie del Continente. Oggi l’opera, ricca di documenti, rivelazioni e confessioni