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pure queste congetture resistono alla logica più elementare. E Paolo Emilio Bilotti, autore del recente libro: La spedizione di Sapri, par che creda alla sua volta che il Milano possa aver appartenuto a società segrete, forse a quella dei Figli della vendetta.

Ed è anche da ricordare un’ode di Vincenzo Stratigò di Lungro, alunno anch’egli del collegio italo-greco. Passando a rassegna i giovani albanesi, alunni di detto Collegio, morti per causa di libertà, e fra essi Pasquale Baffi, appiccato nel 1799; Donato Tocci, zio materno di Guglielmo, trascinato a coda di cavallo dalle turbe sanfediste per le vie di Napoli,; e Raffaele Camodeca, fucilato nei moti di Cosenza del 1844, ricorda enfaticamente i tre giovani eroici, morti straziati dalle soldatesche regie nel 1848, a Rotonda, per non aver voluto gridare: viva il re, e infine Agesilao Milano con questi versi:

O Chiodi, o Tocci, o Mauro altero
Vi han pesto il capo, non già il pensiero,
O puro sangue del mio paese
                              Son Albanese!

O fior di Grecia, o sommo onore,
Da voi si apprende come si muore,
O nomi eterni del mio paese
                              Son Albanese!

Tu ancor Milano, tu ruoti il brando
Sol contro l’empio, forte gridando:
Muori, o tiranno del mio paese
                              Son Albanese


Documento IV, volume I, cap. X.


Altre pubblicazioni.


Anonimo. — Agesilao Milano, nelle memorie storiche della Rivoluzione nell’Italia meridionale. — In “Il Progresso„ di Napoli, 1862

Imbriani Matteo Renato. — Agesilao Milano, parole. — Pepoli 1878.

Mosciano Saverio. — L'ombra di Agesttao Milano a Garibaldi in Caprera. — Da San Benedetto Ullano, 1 giugno 1882, tip. Bruszia, Cosenza.

Sesto-Giannini Giuseppe. — Canti inediti con cenni sulla vita di Agesilao Milano per Mariano D'Ayala. — Napoli, Vico Freddo alla Pignasecca, 1850.

Venosta Felice, — Carlo Pisacane ed Agesilao Milano, seconda edizione. — Milano, Barbini, 1864.

Villani Pasquale. — Agesilao Milano e i Martiri di Cosenza. — Napoli, Chiurazzi, 1885.



Avrei voluto consultare il processo, ch’è nell’archivio di Stato di Napoli ma occorrendo il solito permesso stimai inutile domandarlo. Il direttore del l’archivio assicurava un uffiziale dell’esercito, incaricato a mia preghiera dal generale Cadorna, che “i documenti in parola non accennano a fatti d’indole politica, e presentano il Milano più come un esaltato, che come un cospiratore„.


Documento XVI, volume I, cap. X.


Lettera di Guglielmo Tocci relativamente all’attentato.

Cosenza, li 24 agosto 1907.

Caro amico De Cesare,

In continuazione della mia precedente, ti mando per pacco postale due fascicoli contenenti le ritrattazioni dei due militari, arre-