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coforte, per inviarvi in Parigi ad esprimere le Nostre congratulazioni col Capo della Repubblica Francese, venuto a tal sommità per voto quasi unanime della Nazione. Vi saranno perciò rimesse le nostre Credenziali pel Presidente della Repubblica, che vi accreditano per Nostro Inviato straordinario e Ministro Plenipotenziario, e così pure la Nostra Missione in Parigi riavrà il suo Capo, di cui finora ha mancato, comunque la Repubblica abbia mantenuto costantemente presso di Noi un Ministro di tal grado.

Dopo le congratulazioni che per Nostra parte, e nel modo il più cordiale ed espressivo farete al Presidente della Repubblica per la sua elezione, Nostro principal desiderio si è, che Voi adoperiate tutti i vostri mezzi per mantenere le buone relazioni di pace, di amicizia, e di buona corrispondenza fra la Francia ed il Regno delle Due Sicilie, che in ogni tempo hanno esistito fra le due Nazioni, e ch’è Nostro costante desiderio di vedere continuate e non mai interrotte.

Riguardo alla vertenza Siciliana, voi conoscete quanto è occorso sinora, e sapete qual sia ora lo Stato della questione. Sicchè mi limito a dirvi, che molto speriamo dalla vostra efficacia, attese le buone disposizioni esternate dal Presidente della Repubblica, e dal suo Ministero nel Programma della sua istallazione, mettendo per base il rispetto all’ordine, alla giustizia ed alla proprietà. Abbiamo perciò ragion da credere, che perseverando il Governo Francese nello sviluppo di tali nobili sentimenti, presto possiamo sperare una pronta risoluzione relativa alla questione Siciliana, conforme non meno agli inalienabili diritti della Nostra Corona, che agli interessi benintesi della Francia, considerata come una Potenza principale del Mediterraneo, e come posseditrice d’importanti stabilimenti sulle Coste d’Africa.

Noi dunque abbiamo ferma fiducia che il Governo Francese voglia cooperare potentemente a ristabilire la Nostra autorità in quella Isola, come quella che sola può mantenere una perfetta uguaglianza di relazioni, ed un perfetto equilibrio fra le Potenze commercianti nel Mediterraneo, senza provocare ed assicurare una influenza di eccezione ad una Potenza qualunque; così pure abbiamo luogo a sperare che il Governo Francese, consolidato da principî di rettitudine e di fermezza esternati dal suo Presidente, non permetterà d’oggi innanzi l’imbarco e l’invio a Palermo di armi, di munizioni e di uomini ingaggiati a servizio militare, le quali tutte cose, fomentando le passioni de’ pochi traviati nell’Isola, non servono che a prolungare lo stato di sofferenza della maggior parte che desidera l’ordine e la pace.

Nonostante che dalle apparenze sembra difficile la riunione del Congresso di Bruxelles, pure si vocifera che si voglia in quello