Pagina:La fine di un regno, parte III, 1909.djvu/23


— 13 —

Sacerdote Onofrio Tagliavia, Canonico e Parroco della Cattedrale di Monreale.

Gaetano Picone.

Nicola Zito, Arciprete di Chiusa.

Giuseppe De Spucches Ruffo, Principe di Galati.

Prete Giacomo M. Meli, dell’Oratorio di Palermo.

Barone di Canalotto, Cav. Giovanni Calafati.

Angelo Marrocco. Avendo nella tornata del 18 aprile cercato di distogliere la Camera dal decretare la proposta di Decadenza, soscrive non per confermare le cose sopra allegate, ma per attestare solamente il suo costante rispetto a V. M. e Dinastia.

Pietro Riso Barone di Colobria.

Giovanni Bruno.

Vincenzo Spanò.

Giuseppe Pucci, Barone di S. Giuliano. Mi sottoscrivo abbenchè assente dalla Camera il giorno 18 aprile avendo firmato venti giorni dopo l’Atto di Decadenza, giusta come dichiarai con mia supplica presentata a S. E. il 12 novembre.

Placido Notarbartolo.

Giovanni Siracusa.

Giovanni Girolamo Gagliardo, 9° barone di Carpinello.

Canonico Giuseppe Parroco Virgilio.

Arciprete Francesco Canonico Avila. Mi soscrivo con tutta l’effusione del mio cuore, e nella mia coscienza anche giuro innanzi a Dio, ed innanzi il mio adorato Padre e Sovrano che il Signore conservi felicissimo con la Real Susa Dinastia, e lunghissimi anni sempre prosperi e lieti.

Michele Sortino, Arciprete di Sciacca.

Giuseppe B. Brago, Deputato del distretto di Girgenti.

Canonico Giuseppe De Castro da Girgenti.

Giuseppe Serroi.

Giuseppe Ferruggia.

Gaetano Lo Bue. Mi soscrivo perchè estorto il mio consenso; tanto ciò vero che non soscrissi l’elezione del nuovo Principe, ed abbandonata in segno la rappresentanza, fui dichiarato dimissionario della Camera.

Nicolò Bara.

Barone Salvatore La Lumia.

Beneficiale Calogero Curto. Umilio con tutta la possibile devozione al Trono della Maestà del nostro