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all’abate De Marinis, che gli stava a fianco disse queste precise parole: “Ho che bel sito per una grande Città!...„

L’esercito italiano prese possesso della Piazza forte e degli approvigionamenti in essa contenuti, e nel giorno successivo il Re parti alla testa delle sue truppe, passando per Chieti, mentre l’avanguardia comandata da Cialdini era già partita a marce forzate verso Castel di Sangro, dove forse aveva avuto sentore che si trovava, incerta e perplessa, la Colonna del generale borbonico Scotti, che voleva avanzare verso gli Abruzzi. Difatti la detta Colonna di Scotti, come si è detto, fu incontrata e distrutta al Macerone dal generale Cialdini.

Dopo il Plebiscito e la resa di Capua nel novembre, l’ingresso e la permanenza a Napoli del Re Vittorio, questi volle tornare in Piemonte, prendendo la stessa via della sua marcia, cioè quella degli Abruzzi, Il 28 decembre 1860 doveva passare per Pescara oltre la mezzanotte. I cittadini approntarono un padiglione e dei rinfreschi al passaggio. Giunse col seguito in vettura chiusa. Senza scendere, permise che noi tutti ci accostassimo agli sportelli, parlando con noi familiarmente. Alla preghiera di pensare ed interessarsi al riscatto di Roma e Venezia, ci rispose: “A poco a poco„. Accettò un rinfresco e partì.

Pescara, 28 dicembre 1907.

Marchese Francesco Farina.



Documento XIX, volume II, cap. XX.


Quanto avvenne in Aquila
dopo l’ingresso di Garibaldi a Napoli
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Il giorno 8 settembre 1860 dal Direttore dell’Interno di Napoli veniva telegrafato a Federico Papa, Intendente dell’Aquila, così:

“Il Dittatore Garibaldi è qui giunto in Napoli alla mezza tra l’entusiasmo generale di tutta la popolazione: tutto è festa, tutto è tranquillità„.

Immediatamente l’Intendente ne diede notizia al sindaco Fabio Cannella, il quale in meno di un’ora accompagnato dal primo e se-

  1. Questo documento, inviatomi dall’egregio bibliotesario della “Salvatore Toramasi, di Aquila, signor Orazio d'Angelo, avrebbe dovuto far parte del testo, con le notizie sulla vita sociale di quella città negli ultimi anni del vecchio regime, ma le une o le altre mi pervennero troppo tardi.