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sari, intese una viva fucilata dal lato di Villabate, e conseguente alle istruzioni ricevute corse a tutta lena a quella parte. In arrivando trovò gl’insorti padroni del paese, che tiravano a dritta e sinistra, gridando “Viva Napoleone, Viva la libertà„.

La polizia attaccò vigorosamente quei ribaldi, col grido di “Viva il Re„ e respingendoli di luogo in luogo, dopo un conflitto di circa venti minuti, sloggiò la banda, che si disperse per la vicina montagna.

Uno de’ malfattori, di nome Antonino Billitteri, cadeva mortalmente ferito, e moriva il giorno seguente, dopo di aver dichiarato i nomi di una parte de’ componenti la banda.

Si seppe che all’arrivo della stessa, la Guardia Urbana di Villabate l’accolse col fuoco, ma soverchiata dal numero cedè e ripiegò.

Uno degli Urbani disgraziatamente fu ucciso.

Il Capo Urbano D. Vincenzo Salmieri si condusse con grande valentia, e stava per cadere nelle mani degl’insorti all’arrivo della forza di polizia.

Questa adempì onorevolmente il debito suo, mostrando energia, coraggio, e devozione al Re (N. S.)

Una colonna di quattro Compagnie di fanteria mosse la stessa notte per Bagheria, Villabate e Misilmeri; ed unita alla forza della Compagnia d’armi e di Polizia, ieri si dava alle ricerche della banda che si è interamente sperperata e dispersa.

Questa colonna, animata da eccellente spirito, infaticabilmente diede ieri una battuta generale nelle montagne che sovrastano Villabate.

Essa va a rientrare in Palermo, e due colonne mobili, di due Compagnie ciascuna, muoveranno dentr’oggi pe’ paesi de’ Distretti di Palermo e di Termini per ispirare temenza a’ tristi, rinfrancare gli onesti, e per disarmare le persone sospette.