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“2° Voglio che ducati 100 000 dalle rendite dei miei beni siano impiegati per la costruzione di una chiesa cattedrale in questa città di Cerignola, spendendosi il danaro annualmente a misura che verrà esatto senza mai permettersi il cumulo. Il disegno di detta chiesa sarà procurato tra un anno dalla mia morte dal Sindaco e Decurionato della città, e nel mese successivo alla presentazione del disegno si darà mano all’opera. L’intendente della Provincia ed il Vescovo di questa Diocesi sono pregati d’invigilare per la esatta esecuzione di questa mia disposizione.

“3° Esaurita la somma di ducati 100 000 per la costruzione della detta chiesa cattedrale, le rendite annue dei miei beni voglio che siano mutuate coll’interesse del cinque per cento ai coloni bisognosi di Cerignola, ed agli altri miei concittadini, che abbiano bisogno di denaro, dietro esibizione dei pegni o di idonea garentia. A stabilire poi quali siano i coloni ed i cittadini bisognosi, ai quali si possono mutuare delle somme, nomino un’apposita Commissione composta dal Giudice locale, dal Sindaco e da tutti i parroci di questa città, i quali decideranno a maggioranza assoluta di voti. Gli interessi delle somme mutuate si eleveranno a capitale, e quando si sarà giunti a ducati 100 000 sarà formato un Monte Pecuniario, che porterà il mio cognome, la di cui amministrazione sarà regolata nelle sue particolarità ed indipendenza da un regolamento, che si farà appositamente dal Real governo, escludendosi sempre ogni ingerenze della beneficenza.

“4° Allorchè dunque il Monte sarà giunto a possedere i ducati 100 000, i frutti di queste somme e le altre rendite dei miei beni saranno impiegate per opere pubbliche comunali, e per annua elemosine ai poveri di questa città in proporzione quest’ultime al quarto delle rendite totali. Per lo impiego delle somme, giusta l’articolo precedente e per l’amministrazione del Monte Pecuniario, sarà nominata una Commissione di tre individui da proporsi dal Decurionato di questa città e da approvarsi dal Re nostro Signore in ogni biennio. Il Decurionato, dopo il mio decesso, procederà alla proposta dei suddetti tre individui, i quali immediatamente dopo l’approvazione prenderanno le redini dell’amministrazione della mia eredità e di quanto altro ho disposto.

“I conti dovranno darsi da questi amministratori al potere sovrano, che curerà il regolare ed esatto andamento delle cose.

“5° Voglio, inoltre, che in ciascun anno, in cui si farà la leva dei soldati, una parte delle mie rendite sia impiegata, a preferenza di tutte le altre precedenti disposizioni, a fare i cambi a quelle reclute di questo comune, che non possono farseli con i mezzi delle loro famiglie, e ciò, a giudizio di una Commissione composta dal