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fu un giorno riconosciuto ai caffè di Testa d’oro e festeggiato dai camerieri e dal padrone. Un lungo viaggio da Firenze a Napoli, una grave disgrazia domestica e un ritorno malinconia) senza vedere nè i Sovrani, nè gli sposi, commossero profondamente gli animi de’ napoletani. L’arciduca Ferdinando si consolò però ben presto della perdita della buona e graziosa moglie, passando a seconde nozze, due anni dopo, colla figliuola della duchessa di Parma. Le maniere di lui, piuttosto rudi e qualche volta violente, mal si confacevano col carattere dell’arciduchessa, e quel matrimonio non fu modello di felicità coniugale. È morto nel 1908, e fu padre della contessa di Montignoso, ora signora Toselli.
Gli arciduchi d’Austria, dunque, giunti la mattina del 30 da Palermo, andarono il 31 a Caserta per visitare i piccoli principi e le principesse. Ne tornarono lo stesso giorno, assistettero, la sera, allo spettacolo del San Carlo e ripartirono, la notte, per Bari, con vetture speciali di posta. Avevano salute di farro e mantennero la promessa fatta al re, a Lecce, due settimane prima.
Quel giovedì 3 febbraio, fu una giornata di primavera. Il mare tranquillo aveva la sua caratteristica tinta azzurra carica, per cui si disegnavano, spiccatamente, sul lontano orizzonte, le ampie e bianche vele latine delle tradizionali “paranze„.1 Le strade, che conducevano a Bari, formicolavano di carrozze da viaggio e signorili, e di chars à bancs. Da ogni parte della provincia, ma soprattutto, da Barletta e da Trani, da Bisceglie e da Molfetta, da Bitonto e da Corato, da Terlizzi, da Mola e da Fasano, accorreva gente a frotte. I grossi casali intorno Bari rimasero quasi vuoti. Non duchessa di Calabria, non duchessa di Baviera, la sposa era stata battezzata col nome familiare di Maria Sofia. L’iperbole pugliese si sfogava
- ↑ Son chiamate “paranze„ lungo tutto il litorale adriatico italiano, le barche da pesca, che vanno per il mare a coppie, essendo raccomandati i due estremi della rete a ciascuna di esse, e distendendosi questa nel mare intermedio fra le due barche. Le paranze pugliesi ai distinguono dalle marchigiane e dalle chioggiotte, per l’ampia vela tutta bianca, mentre queste hanno la vela gialla o rossastra, o variamente colorata con immagini sacre. La forma del bastimento è identica.