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CAPITOLO XX
Sommario: Partenza per Andria — Da Foggia a Cerignola — Il bandito Niccola Morra — Particolari e ricordi — La colonia di San Ferdinando — Una richiesta caratteristica — A Canosa e ad Andria — Feste e aneddoti — L’arrivo a Bitonto — La visita dei sovrani all’orfanotrofio Maria Cristina — Il sindaco Syìos perde il cappello — Disinganno del conte Gentile — Si giunge ad Acquaviva — Monsignor Falconi e il suo discorso — A Gioia e a Mottola — Il giudice regio ruzzola per terra — La grazia dei Massafresi — Particolari intimi sulla fermata a Taranto — A Lecce ~~ Una risposta curiosa — Lo stato di salute del re — La visita al duomo e lo spettacolo al teatro — Un inno di Mastracchi — Il re infermo — Si chiama il dottor Leone — Il flebotomo Maretta cava sangue al re — Ricordi e aneddoti — È chiamato Ramaglia — Colloquio fra lui e il dottor D’Arpe — Le passeggiate dei principi — Incidente ai duca dì Calabria — La visita al liceo — L’arrivo degli arciduchi d’Austria — Il re migliora — Si decide la partenza per Bari — I preparativi di Gallipoli per festeggiare i sovrani — L’iscrizione secentesca di un futuro senatore.
La mattina seguente, alle undici, il re, ascoltata la messa nell’oratorio dell’Intendenza, detta da monsignor Frascolla, accompagnato dalle autorità e dalle guardie d’onore in grande uniforme, parti per Andria, quarta tappa del viaggio. A Foggia ebbe un numero infinito di suppliche. Le carrozze reali traversavano le vie in mezzo a fitta calca di popolo, che applaudiva fragorosamente, Ferdinando II, prendendo commiato, promise che sarebbe tornato con gli sposi, per rimanervi qualche giorno. Ma parve a tutti pallido e triste; nella notte aveva sentito aggravami il suo malessere.
Da Foggia a Cerignola, gli abitanti di Orta, di Ortona, di