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l’Omaggio, Sebezio, volume di occasione per festeggiare il matrimonio, un’enfatica ode alla sposa, Eccone un saggio:
Oh! bel connubio! Quei d’avventurosi |
Da qualche tempo il re non si sentiva bene. Era incanutita, divenuto pingue, in maniera da non poter più montare a cavallo agilmente, nè rimanervi a lungo, e di tanto in tanto, avvertiva mia grande spossatezza. Il dottor Ramaglia, qualche mese prima, aveva scoperta intorno al collo di lui un’eruzione erpetica di un rosso vivace, che lo impensierì e prescrisse una cura che non fu eseguita. Dieci giorni prima di lasciare Caserta, la regina volle consultare nuovamente l’insigne clinico circa l’opportunità del viaggio, e il Ramaglia rispose: Il re non ha florida salute, ed io sono di parere che il viaggio nelle Puglie si dovrebbe rimandare alla prossima primavera; se irrigidisse il tempo, non so quanto ne soffrirebbe la salute del re„. Alla regina non piacque quel franco linguaggio e licenziò il Ramaglia con freddezza. Fu riferito che il re dicesse al Ramaglia: “Don Piè, quant’hai avuto pe darme sto consiglio?„ E risolvette due cose: partire il giorno 8 gennaio per le Puglie e far celebrare per procura il matrimonio, nello stesso giorno, a Monaco di Baviera. Ordinò inoltre che la sposa, imbarcandosi a Trieste il 15 gennaio a bordo del Fulminante, sbarcasse a Manfredonia, rinnovandosi cosi, dopo 62 anni, la cerimonia che nel 1797 ebbe luogo a Foggia, nella chiesa della Madonna dei Sette Veli, quando Francesco I, allora principe ereditario, condotto dal padre Ferdinando, sposò in prime nozze Maria Clementina, arciduchessa d’Austria, sbarcata appunto a Manfredonia. Colà cominciarono subito i preparativi per lo sbarco, venne stabilito minutamente tutto il cerimoniale, si pose mano a costruire il padiglione sullo sbarcatoio, e a ridurre in modo conveniente l’episcopio, dove la famiglia reale avrebbe alloggiato.
Preparativi per il viaggio del re nelle Puglie, e addobbi è intendenze o di palazzi di signori non vi furono, nè dissipazioni di amministrazioni provinciali; che anzi, fino all’ultimo l’itinerario fu tenuto segreto. Il re stabili di compiere il viag-