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CAPITOLO XV
Carlo Troja fu il vero grande storico napoletano del secolo scorso, e il nome suo è congiunto indissolubilmente alla storia d’Italia e a quella dell’antico Reame. Al suo senso storico si deve se ii Medioevo non fu più una tenebra per gli studiosi. Frugando egli stesso negli archivii di Montecassino, di Subiaco, di Farfa, di Cava, di Ravenna, di Bologna, di Roma, di Gubbio e di Firenze, il Troja mise insieme così larga copia di notizie e documenti, da poter lui, meridionale, anzi pugliese di origine, nato nella Corte borbonica, e figliuolo del medico privato di Maria Carolina, scrivere la prima storia d’Italia del Medioevo, con spirito e sensi italiani. Viaggiava per l’Italia centrale tra il 1824 e il 1828 e gli era compagno un giovane, che poi fu illustre uomo e lo amò teneramente, Saverio Baldacchini. Ebbero in Bologna signorile ospitalità dal conte Giovanni Marchetti e in casa Marchetti con-