Pagina:La fine di un regno, parte I, 1909.djvu/296


— 274 —

delle province la posta penetrava faticosamente, e non eran pochi i comuni, che la ricevevano una volta la settimana, se pure. Non vi erano ufficii postali, e io ricordo che il cancelliere del comune distribuiva le lettere e le ritirava. Non è da paragonarsi il servizio di allora a questo di oggi, divenuto così vario e complesso. Oggi la posta è anche banca di circolazione, di risparmio e di riscossione, com’è ridicolo anche il ricordo di quei famosi procaccia settimanali sulle grandi linee, paragonati al presente servizio ferroviario. È quasi da non credersi poi come nel 1866, quando l’officina di Napoli, (si chiamava così l’ufficio centrale) passò dal piccolo palazzo di via Porto, al palazzo Gravina, molti facessero le maraviglie, e per qualche tempo fossero frequenti i disguidi delle corrispondenze, per effetto del passaggio. Altri tempi!