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meno comico era stato, due mesi prima, il modo, col quale lo stesso giornale aveva annunziata la grazia fatta a Giuseppe Pria, a Francesco Giacolone e a Francesco Davi, i quali, condannati a morte come detentori d’armi, furono condotti fuori porta San Giorgio per essere fucilati; ma nel momento, in cui la fucilazione doveva eseguirsi, giunse la grazia. Quel foglio aveva, con impeto lirico, concluso l’annunzio così: "Ma sappia il mondo, che dove la morte si cangia in vita; dove alla tristezza succede l’esultanza; dove al disordine succede la calma, è Ferdinando II che regna, è Carlo Filangieri che lo rappresenta„.

Un’altra ordinanza proibì il Biribisso, giuoco popolare di azzardo, che allora si faceva in due modi: o con una specie di trottolina in un piattello con numeri, e vincitore era il numero sul quale cadeva la trottolina; o con una tavoletta con 36 figure, aventi il numero corrispondente in 36 pallottole chiuse in una borsa. Ed uno tenendo il banco, gli altri scommettendo, vince quella figura, che porta il numero estratto da chi tiene il giuoco. Nell’uno e nell’altro modo, era un giuoco di azzardo, e bene fece il luogotenente a proibirlo.

Per l’ordinamento della polizia, Filangieri lasciò le mani libere al Maniscalco, nel quale aveva una fiducia illimitata; e Maniscalco si diè a crearne una, che fosse conoscitrice profonda delle più intime magagne dei bassi fondi sociali: polizia non politica soltanto, come si disse, ma politica, secondo le occasioni, e in queste non sempre pari a sè stessa. Riorganizzò i militi a cavallo, o compagnie d’arme, contro la volontà del Cassisi; li chiamò responsabili degli abigeati, frequentissimi nelle deserte campagne della Sicilia centrale, e vi pose a capo alcuni che avevano servito la rivoluzione, ma abilissimi, e che erano tornati a servire, con lo stesso ardore, il vecchio regime che risorgeva. Questi militi, pur non essendo tutti cime di galantuomini, resero servigi eccezionali; e, a giudizio di amici e di nemici, giammai la Sicilia ebbe tanta sicurezza, come in quel periodo.

Maniscalco rivelò un’abilità di prim’ordine. Statura media, occhi azzurri, corte basette, piccoli baffi biondi e capelli accuratamente ravviati, egli vestiva in borghese con semplicità e correttezza militare, ma, nelle grandi occasioni, indossava la sua divisa di capitano. Giovane a 35 anni, discorreva il meno