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presentazioni al giorno, senza che si riuscisse a sfamare la numerosa compagnia.1 Oltre i teatri, c’erano i circhi equestri. Nel 1858 levò rumore quello diretto dai fratelli Guillaume bruciato spettacolosamente nel 1855 e che poi si era rifatto coi danari dell’assicurazione. Eguale rumore aveva levato quello del Soullier un anno prima.


  1. Un mio ricordo personale. Il teatro “Sebeto„ disparve nel 1870, in seguito ad un’ordinanza da me emessa, essendo vicesindaco del quartiere Porto. Era divenuto un immondo covo di ladri e di donne della più bassa prostituzione. La questura esitava a mettervi le mani, e il vecchio duca Cirella, proprietario di quelle caratteristiche casette ad un piano, sulle cui rovine sorge l’"Albergo di Londra„ e dov’era il minuscolo e sudicio teatro aveva paura di sfrattarne l’impresario, che contava non pochi protettori nella mala vita del quartiere, e perciò veniva ogni giorno petulantemente a sollecitare l’intervento dell’autorità municipale. Dopo lungo discutere e non poche difficoltà, fu da me emessa l’ordinanza, giustificata da ragioni di pubblica igiene, e quel ch’è più maraviglioso, fu fatta eseguire dalle guardie municipali. E così il vecchio "Sebeto„, di Zeza e Colombina, le donne caratteristiche di Pulcinella, finì di esistere.