Sommario: La diplomazia napoletana — Petrulla, ministro a Vienna — Giorgio di Brocchetti aggiunto di legazione — Si fa frate — Capece Galeota e Grifeo, Carini e Antonini — Gl’incaricati di affari — Muore a Roma il marchese di Sangiuliano — Gli succede Giacomo de Martino — I superstiti di quella diplomazia — Ministro degli esteri era il re — Istruzioni significanti — Antonini chiamato a Napoli per il riconoscimento di Napoleone III — Suo diario inedito — Sue rivelazione a Bianchini — Canofari incaricato di affari a Torino — Suoi imbarazzi dopo il 1859 — 11 diario della baronessa Savio — La diplomazia napoletana paurosa del Piemonte — Brani inediti del carteggio di Antonini — Prima e dopo il Congresso di Parigi — I documenti pubblicati da Nicomede Bianchi — Necessità di collazionarli — Quanto avvenne dopo la rivoluzione — Ministri esteri a Napoli — Bermudas e le sue vanteria — Il testamento — Ruis de Arana segretario alla legazione di Spagna — Muore di colera — Carteggio inedito di Alfonso e Cesare della Valle di Casanova — Gropello e suoi amici di Napoli — Il Marchese del Vasto, introduttore dei diplomatici — I suoi pranzi.
Sino al 21 ottobre 1856, la storica giornata in cui i ministri di Francia e d’Inghilterra, abbassati gli stemmi, lasciarono Napoli, il Regno stette in rapporti diplomatici con quasi tutti gli Stati d’Europa. A Vienna, a Parigi, a Pietroburgo, a Londra, a Berlino, a Madrid e a Roma c’erano inviati straordinarii e ministri plenipotenziarii; negli Stati minori, incaricati di affari, e così pure negli Stati Uniti e nel Brasile, sole potenze non europee nelle quali il Regno avesse rappresentanza diplomatica. Il ministro napolitano a Madrid era accreditato anche presso la Corte portoghese; e l’incaricato d’affari di Torino presso la repubblica Elvetioa. In Baviera fa istituita la legazione nel 1856, quando s’imbastiva il matrimonio fra il duca di Calabria e l’arciduchessa Maria Sofia: matrimonio la cui origine rimonta a quel-