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coi benefizi della pace, potrà porgere al mondo novella prova di quanto valga il suo genio, non che nelle arti belle suo continuo splendore, ma e nelle arti industriali sua rinnovellata ricchezza? E di sì lieto avvenire non dubbia speranza ne diè pure la italica Esposizione, al cui decoro voi, o egregi espositori e operai, cooperaste.

Lasciate adunque che questo Sotto-Comitato, cui tanto bene rispondevate di gran cuore se ne congratuli, e insiememente ogni vostro concittadino. E mentre di nuovo l’Italia fa a Londra stupenda mostra di se dinanzi alle Nazioni sorelle; mentre come a Firenze confermarono gl’italiani l’unità della patria, e si ricambiaron l’amplesso di fraterna pace, e d’estimazione, lo ricambiano ora colà con que’ generosi stranieri, con essi che viepiù ammirati si raffermano nella giustizia di nostra causa; venite oggi voi a ricevere il nobile premio del vostro ingegno, del vostro lavoro, nelle medaglie di merito, e nei diplomi, che il Sotto-Comitato, a nome della real Commissione eletta dal Governo del re, reputa gran ventura di consegnarvi.

Questo segno d’onore, a incitamento di perfezione de’ vostri prodotti, vi sarà caro di ricordare che lo riceveste nel dì solenne sacro alla festa nazionale commemorativa dell’Unità d’Italia, e dello Statuto del regno: in questo giorno, che deve raccogliere tutti gli animi nei medesimi affetti di devozione alla patria ed al re, e ne’ voti concordi pel compimento de’ nostri grandi destini.