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— Aiuto! aiuto! gridò egli.

Due leoni gli correvano sopra colle bocche spalancate, Fathma ritornò indietro alla carriera per accorrere in suo soccorso.

— Aiuto! aiuto! ripetè il negro.

— All’armi! gridò una voce tonante.

Due drappelli di egiziani uscirono di corsa da una gola formata da due colline e scaricarono i loro fucili sui leoni che batterono rapidamente in ritirata. Fathma si precipitò di sella correndo accanto a Omar.

— Gli egiziani? esclamò ella.

— Allàh sia ringraziato, Fathma, disse il negro stringendole fortemente le mani. Noi siamo salvi.

— E i giallàba?...

— Non pensiamo più ad essi. I disgraziati sono caduti dal primo all’ultimo. Vieni, Fathma, andiamo incontro ai salvatori che non abbiamo più nulla da temere.

Gli egiziani si avanzavano a passo di corsa. Un ufficiale inglese camminava alla loro testa. Appena egli giunse dinanzi all’almea portò rispettosamente la mano al berretto.

— Sono felice di essere giunto in tempo di salvarvi, diss’egli gaiamente.

— Grazie, comandante, disse Fathma. Senza di voi e dei vostri valorosi compagni a quest’ora sarei morta.

— Lo credo bene. Da dove venite? come mai vi trovate qui?

— Vengo dalle rive del Bahr-el-Abiad e cerco Hicks pascià.

— Il mio generale! esclamò sorpreso l’inglese.

— Sicuro Accampa lontano? Devo recarmi subito da lui.

Il campo dista una mezza dozzina di chilometri. Mi dispiace di non potervi accompagnare.

— Vi accompagnerò io, miss, disse un uomo vestito di bianco, con un cappello a cupola ornato di un velo verde.

La Favorita del Mahdi. 16