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DEI PEDAGOGISTI ITALIANI.
Mi passano davanti ombre pensose di filosofi,
severi Padri della Chiesa, eruditi e gaudenti, gravi
giureconsulti e pedagogisti profondi e geniali dei
tempi più lontani, dei tempi più vicini e mi muove
desiderio di interrogarli: «Come avete giudicata
la donna? quale missione le assegnaste? come
avreste voluto guidarla ad essa?» E le risposte
verranno a mille: alcune semplici, ingenue piene
di fede, altre dubbiose ed amare, alcune che, quasi
animate da spirito profetico, inconsciamente alludono
a questioni future, altre che tali questioni
discutono e tentano a loro modo di risolvere.
Ecco avanzarsi circonfuso di mistero e di leggenda Pitagora che, sebbene nato greco, l’Italia dice suo, perchè a Crotone, dopo aver viaggiato