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bene, ella direbbe seco stessa, s’egli non vive che per me, se non è per nulla mutato! oh sarei ben cattiva se prestassi fede a qualche insana suggestione maligna! —

E santa nella sua credenza continua ad amare e ad essere felice. È crudele ciò che io consiglio, o signori, ma nel caso è un giusto provvedimento.

Più che disilluderla in tutto, ingannate la donna. Resta poi alla coscienza dell’uomo quel credulo abbandono, quell'immenso fidente affetto di colei che davvero lo ama! Ma non ripeta mai, neppure per ischerzo, la strofa ingiusta, indegna del Guerrini:

Folle chi brama femmineo core,
Serrar nei lacci del vero amore;
Abbia sul labbro lusinghe infami,
Menta e non ami.

Però queste lusinghe, figlie d’un amaro scetticismo, vengono chiamate dallo stesso autore infami, perché più di certi luoghi fatali uccidono la donna. . .! Ma saltiamo l'ingrato argomento.

Qualche volta la donna diventa agli occhi dei profani, e forse anche la è davvero, d’una crudeltà inaudita; ma ciò avviene sempre per amore. Una fanciulla, per esempio, si vede adorata da un giovane che non è il suo ideale, che non sente d’amarlo, che non sognerebbe mai di farlo suo; ma l’amore di lui la incalza, la perseguita, la implora, la colma d’ogni più delicata e peregrina manifestazione dell’anima, la circonda di poesia, di fiori, di luce. Ella, grata sempre, come sa essere grata la donna quando si vede amata, s’irrita dapprima, resiste, ma finisce col promettergli amore. Ma lo fa per impulso di gratitudine, lo fa perchè egli ha minacciato di uccidersi se ella non gli corrispondeva, lo fa perchè lo vede gracile, lo vede sofferente e teme davvero, nella sua inesperienza da fanciulla, il disastro di quel cuore; lo fa anche per il santo orgoglio di dire a se stessa: io ho salvato quell’uomo dal più forte dei dolori, io sola gli ho detto: vivi! — senza di me egli sarebbe morto. Oh quale vanto, qual dolce compenso a quel suo strano sacrificarsi, alla sua grandiosa abnegazione! Ma tutte queste belle cose hanno molto valso, hanno vinto la fanciulla, finché il cuore, il ministro esclusivo della vita, non ha pronunziato il suo verdetto.

La fanciulla ha promesso di ricambiare l’amante non amato, ha promesso di farlo suo, sol perché non conosceva ancora la po-