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I tratti somatici del semibarbaro Caracolla illustrano a sufficienza il principale movente del suo rovinoso editto
L'editto di Caracalla
UN SEMIBARBARO SPIANA LA VIA AI BARBARI
«Nel 476 dopo Cristo crollò l’Impero di Roma. Odoacre depose Romolo Augustolo...». Così apprendono, negli aridi sommari storici, i ragazzetti delle prime classi ginnasiali; e quel 476, nel quale si concentra tutto lo sforzo della loro memoria, quel povero, quell’insignificante 476, ingigantisce tanto da sembrare un simbolo di rovina e di decadenza, una specie di anno mille della storia di Roma, snlo scadere del quale, per misteriose ragioni, il gigantesco crollo era inevitabile.
I ragazzi del ginnasio superiore e del liceo apprendono qualche cosa di più. Apprendono che il famigerato 476 non segna che la conclusione di un lungo e vasto processo; apprendono che alla decadenza e al crollo dell’Impero di Roma hanno contribuito molteplici cause: la pressione dei barbari, l’imbarbarimento dell’esercito, il fiscalismo, la crisi economica, l’anarchia militare...
[QUELLO CHE SANNO I PRIMI DELLA CLASSE] I più bravi, i primi della classe, sanno di quanti soldati disponeva Traiano e di quanti Diocleziano, sanno a quale interesse si prestava il denaro sotto Nerone e a quale sotto Adriano, sanno la storia dell’aureus e dell’argenteus... ma nulla sanno dell’unica
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