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Questa rivista, pur avendo stretta unità di concezione e di ispirazione, si divide in sezioni, quanti sono i settori nei quali il razzismo italiano condurrà la sua opera: scienza, documentazione, polemica. Noi divulgheremo qui, con l’aiuto di camerati studiosi delle varie discipline attinenti al problema, i concetti fondamentali su cui si fonda la dottrina del razzismo italiano; e dimostreremo che la scienza è con noi; perchè noi siamo con la vita, e la scienza non è che la sistemazione di concetti e di nozioni nascenti dal perenne fluire della vita dell’uomo. Anche la scienza ha la sua morale, ed è una morale umana.
Noi faremo della documentazione; la quale ci darà modo di dimostrare quali sono le forze che si oppongono all’affermazione d’un razzismo italiano, perchè si oppongono, da chi sono mosse, che cosa valgono, come possono esser distrutte e come saranno distrutte.
E faremo, infine, della polemica. Vale a dire combatteremo contro le menzogne, le insinuazioni, le deformazioni, le falsità, le stupidità che accompagneranno questa affermazione fascista dell’orgoglio razziale, questa liberazione dell’Italia dai caratteri remissivi che le furono imposti, questa superba restituzione del suo vero volto per tanto tempo ignorato. La polemica sarà il sale nel pane della scienza, quindicinalmente spezzato.
Ci assiste, in questa impresa, la volontà mussoliniana di «tirare diritto»; la solidarietà del Partito, che già sviluppa una risoluta azione attraverso la sua potente e precisa organizzazione centrale e periferica; e l’orgoglio di razza, che è «chiara onnipresente coscienza di razza».
T. I.
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