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MARGINE ALLA “DESINENZA IN A„
¿Da qual caminetto di letterato o banco di drogherìa, da qual latrina di gazzettiere o biblioteca in saccheggio bonghiano, hai tù, mio temerario editore, saputo salvarmi questa copia rarìssima della prima edizione della «Desinenza in A», che t’intestasti di ristampare?
¡Vedi quanto è làcera e unta! ¡quanto è macchiata e scorbiata!
Nelle sue pàgine, come in suola alpinìstica irta di chiodi, scorgi e fiuti la traccia del lunghissimo giro che ha fatto per ritornare a mè. Serba essa il meretricio profumo del boudoir della dama e il tanfo carcerario della caserma; e cèneri dell’ozio elegante (la sigaretta) e il pelime del dotto. Io vi ritrovo il baffo de’ pol-