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miti.. Ora, come mai, tutto ad un tratto, per la morte del marito, si può riconoscere nella donna (fino allora incapace) l’esercizio di un diritto che per essere valido richiede che l’individualità della donna sia pienamente riconosciuta nella famiglia? Come mai di una incapace si fa addirittura la depositaria della più alta autorità famigliare?

Un’altra proposta feminista — ed ugualmente a mio parere legittima — è quella che il Memoriale fa per la modificazione dell’articolo 184 Cod. civ., dove, a proposito dei riconoscimento della prole naturale, è detto che «se il riconoscimento fu fatto da ambedue i genitori, la tutela compete di preferenza al padre».

Il Memoriale trova ingiusta questa preferenza verso il padre e vorrebbe modificato tale articolo secondo i seguenti criterii, innegabilmente logici: nel caso di riconoscimento forzato da parte di un genitore e di riconoscimento volontario da parte dell’altro, la tutela legale sarà di preferenza accordata a quest’ultimo; — nel caso di riconoscimento volontario di entrambi i genitori, sarà in facoltà di questi scegliere fra loro il tutore legale del figlio, e quando vi sia disaccordo deciderà il Tribunale; — nel caso di riconoscimento forzato da parte di entrambi i genitori il Tribu-