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è tutt’al più un dispiacere da cui si guarisce e che egli invidia? E dovremo noi dire, per questo, che i giovani non soffrono? dovremo non comprendere perchè essi si uccidano per amore? Tutti i periodi della vita hanno gioie e sofferenze, certo diverse, ma che, con eguale potenza, turbano la mente ed il cuore. E ciò che diciamo dei vecchi riguardo ai giovani, possiamo e dobbiamo ripeterlo dei giovani riguardo ai bambini. Negare un dolce o un divertimento a un bambino gli è talvolta come negare una donna a un giovane innamorato. Il desiderio d’un’età è molto diverso da quello dell’altra, ma l’intensità del desiderio è, rispettivamente, la stessa. Così, commettere un’ingiustizia o una crudeltà contro un fanciullo, significa talvolta produrre in lui uno di quegli stati di triste disperazione o di improvvisa rivolta, di cui noi crediamo capaci soltanto gli adulti.
Se noi fossimo persuasi di questa equivalenza psicologica tra la vita infantile e la vita adulta, se noi cioè ci rendessimo conto che la psicologia dei fanciulli non è nè molto differente nè molto più semplice della nostra, ma viceversa ha della nostra tutti i dolori tutti gli impulsi tutti i pericoli, senza avere,