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70 degli ulivi

A cui l’ottuso filo abbia l’alpina
Cote rimosso e il ruggine, e l’impresse
Ferite a medicar col limo avverti,
445Onde l’umor che dal reciso capo
Geme, al sommo si addensi. Al freddo verno
Non servar le tue cure; i tagli innaspra
Di fresco impressi, e nero per lo tronco
Ammortimento livido procede.
450Non vedi tu, che al crudo aere inclemente
Rincrudisce ogni piaga, e si fa bruna
D’immonda tabe? Dell’infausto evento
Fede ti porga la feral pianura
Del tedesco Austerlitz, che mentr’io esalto
455L’arbor sacro alla pace, e sue dolci arti,
Un lauro spunta che la terra adombra.
Ivi poiché le barde arpe dier segno
De la battaglia, e fra l’arme e i vessilli,
E i crociati guerrier scese la punta
460Di quella Spada che non fere indarno,
Del rigid’aere apparve, e di quel cielo
Fiero portento, che migliaja a morte
Trasse vittime umane. Il sol non vide
Più rio macello, nè più sangue tinse
465La germanica terra: e quando afflitte
L’inauspicate schiere ivan fra l’ombre
Della sozza foresta a cercar vita