Del mutabile Dio, palesemente
Manifestossi, e al roseo collo stese
L’avide braccia con tenaci nodi
Il possente Nettuno, e ver la sponda 440La renitente vergine traendo,
Ambo la conca maritale accolse.
Del vecchio genitor che al pianto e al grido
Desto de le sorelle al lito venne,
Non dirò, come indarno alla vendetta 445Tutte l’onde pregò del rapitore
Della fraude del Dio non anco istrutto;
E come vinto di pietà, qual fosse
Dell’avvenir presago, ultimo vale
Die’ alla figlia fuggente, i sensi e l’alma 450Tutta empiendo di morte e di cordoglio.
Per diverso sentier colla rapita
Donna venia fuggendo i clamorosi
D’Anfitrite tumulti, e la gelosa
Rabbia, Nettuno, a cui sotto il velloso 455Petto forte battea delle future
Pugne amorose il cor presago e lieto.
Di queta stanza il mar non l’assecura;
Tra le sirti non giacque, e il vicin lito
Non lo affidò d’ivi posarse; e come 460Alle Nomadi selve il cammin torse,
Lieto albergo cercando in che nasconda