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libro secondo 39

Quando intorno agli olivi avrai la terra
255Ben trita e bene smossa, inutil fassi
Quasi il concime, e l’annaffiar, che il tronco
Abbastanza si bee per le radici
Succo vital, che a lui vien dalle piote
Ond’è arricchito al basso, e risarcisse
260A se medesmo ciò che dalla scorza,
E dalle foglie evaporando esala.
Grazie a Te, se di tanto error sottratta
Alla moderna età questa rifulse
Verità combattuta, o di tranquilli
265Studj coltivator caro a Minerva,
E al gran Nume Timbreo, d’Adige figlio.
Poichè in aureo sermon, brevi e calzanti
Tuoi precetti erudir le al ver proterve
Menti dall’uso dominate, un bello
270Nella Pontica terra, e fra gl’Illirj
Surse amor dell’olivo, e il non offeso
Dappria terren si fecondò per nuovi
Opportuni lavori. Amica sempre
Dritto è che ne’ tuoi colli a te sorrida
275La ben culta Minerva, e nel tuo petto
Nuovo spiri valor d’arti, e scïenze,
Onde solenne precettor di belle
Opre, d’egregi sensi, e d’almi studj,
Grato a Palla, alle Muse, a Giove, a Temi,