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libro primo 21

Ed al fondo ne adatta: ivi composto
515Dirittamente il nocchio si collòchi
Soffice e lieve, e dell’ottima terra
Che serbata scavando hai l’anno prima
Empi la fossa, e il campo intorno adegua.
Di fresco nutrimento anco si loda
520Il pecorino sterco, o polveraccio
Non men dell’atra amurea, e de’ ritagli
Che limbellucci appellano i Toscani.
Ma più che il sito, e la ragion nol vole
Dênsi interrar profondi, acciò col forte
525Odor non dièno agli animali indizio,
Che afflitti dalla fame alla vernata
Si aggirano pe’ campi, e a un tratto fora
Distrutto ogni lavor da lepri, e volpi
Insidîose, e dai mal satollati
530Cani, che al contadin guardan la soglia.
Di terra il fusto non avanzi un palmo,
Nè, come stolto il vuol costume antico,
Tu premerai con mangani la terra,
Sicchè libero campo abbiano e loco
535Le nascenti radici. Inutil forse
A te non sembri che minute cose
Io noti, e studioso in picciol’arti
Troppo io mi affondi, che da queste appunto
Minute cose util non poco avrai.