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libro primo 15

Si serra e chiude, inutile vi torpe,
O vi cresce a rilento, e muorvi ancora.
360Alcun medicamento era bisogno
Quindi trovar perchè l’arcano foco
Della terra si schiuda, e si confetti
Con placido fermento. Al mondo ignaro
D’Opi la figlia e di Saturno apprese
365L’arte a mortali, nè schifò la diva
Sua mano in Creta ricercar nel lordo
Fimo la vita delle amate spighe,
E dell’arbor fruttifero, temprando
Del suol l’arsura, e fomentando il pigro
370Terrestre umore col tepor benigno
De’ trovati concimi. Il patrio seggio
Poiché invase Colui che il terzo regno
Confermò fra celesti, il tetro influsso
Sentì della superba ira di Giove
375La soggetta natura. Esule il padre
Degl’Iddii sulla terra andò cercando
Sotto spoglie mentite amica sede,
E l’ospital sua reggia al nume aperse
L’italo Giano. Dell’ignoto Dio
380Parvero tosto i segni, e si fe’ bella
Quell’aurea età di bei costumi, e strinse
Le discordi famiglie amor concorde.
Questi levando le mordaci cure