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A quest’inconvenienti, comuni a qualunque arma da fuoco a lungo tiro, di cui si volesse armare la cavalleria; altri ve ne sono, che fanno del pistolone un imbarazzo anche maggiore.

La prima condizione d’un’arma da fuoco è la prestezza e la facilità della carica. — Un’arma, che dalla fonda va passata nella mano che tiene le redini, poi girata per introdurvi la carica e la bacchetta, indi rigirata per innescarla, e tutto questo in un momento in cui il cavallo deve tenersi in continuo movimento, non è l’arma che più convenga a cavalleria. — Oltre a questo, una carica facile con un’arma a bacchetta ha d’uopo di una differenza tra il diametro della palla ed il calibro della canna, e questa differenza è il vento, per cui la palla non forzata esce facilmente dalla canna, allorchè nelle andature vive è tenuta l’arma nella fonda o appesa alla bandoliera, perdendo così il principale elemento della sua efficacia.

Aggiungete inoltre la difficoltà di puntarlo giusto, con una sola mano, atteso la sua grevezza; l’impossibilità di mira con due, perchè troppo corto di calcio, e non abbastanza inclinato d’impugnatura, e chiaro apparisce l’utilità di sbarazzare il cavaliere di un’arma, che non possiede neppure uno dei vantaggi della pistola nella mischia o nel combattimento a corto, ed ha tutti gl’inconvenienti d’una carabina a bacchetta.

La pistola è vantaggiosa e necessaria, tanto per difesa personale, corpo a corpo in una mischia, quanto per le altre necessità del servizio di guerra. Quella attualmente in uso, la dico antiquata, dopo l’invenzione della pistola a rivolta, la quale, possedendo in sommo grado le tre proprietà di una arma da fuoco, cioè: solidità, facilità di carica e di maneggio, dovrebb’esser l’unica arma da fuoco da darsi alla cavalleria.

Atta a servire a sei colpi senza aver d’uopo di caricarla sei volte, non ha bisogno d’essere innescata per la speciale costruzione dell’involucro metallico della sua carica; può montarsi e scattarsi con una sola mano, — cosa non indifferente pel cavaliere; in caso d’allarme, o quando si volesse far fra-