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stirsi sollecitamente, non imbarazzi alcuna funzione vitale, riesca in un tempo calda e leggiera, regga all’acqua, non abbia inutili ornamenti, sia utile in tutto, nè manchi di buoni gusto e d’eleganza; perchè tra le passioni umane la vanità è troppo inerente alla natura del soldato ed alla sua giovinezza.
Un cavaliere deve poter saltare da terra a cavallo, e da cavallo a terra, completamente in armi. Deve potersi alzare, abbassare e rialzar da terra qualche cosa, senza esser legato o imbarazzato dal carico o dalla divisa.
S’abbia perciò non più tunica, ma una comoda camicia di panno color celestino, collo sparato sino al fondo, avente nell’interno due lacci a guaina alcuni centimetri sotto l'anca, affinchè, stretta a vita, le pieghe rimangan tutte ugualmente indietro sotto la cinta del pantalone, e alzando il braccio, non tiri sotto le ascelle. Sia chiusa dinanzi da nove bottoni piatti in acciaio bruciato, col numero del reggimento; ed abbia sul petto due saccoccie a taglio obbliquo. — Goletta rovesciata, contraspallini, rilievi sulle spalle e paramani in velluto nero, e al disotto cravatta nera a sciarpa. — Il militare strozzato chiuso ed istecchito, non è del nostro clima, non è più del nostro secolo.
Il pantalone di panno dell’istesso colore, fatto a mutanda, sia comodo a taglio dritto, scenda giù ribboccato sul gambale di cuoio, o sulla tromba dell’alto stivale, e sia guernito di pistagna di panno nero lungo la cucitura esterna.
Una fascia color torchino cinga la vita con due o tre giri, in modo da cuoprire la cintura nera della sciabola e la cinta del pantalone. — Cotesta fascia in campo, messa attorno ai reni la sera, la notte e il mattino, guarentisce il ventre dal freddo e dall’umidità, ed è un agente preservatore della maggiore efficacia contro i flussi addominali.
In capo, un caschetto in cuoio nero, con basso cimiero in metallo bianco, coprente nella sua lunghezza tanti fori, per dare libero sfogo all’aria, e avente in giro una piccola tesa, più prolungata alla gronda e al frontale, perchè possa ovunque riparar dal sole e guarentir dall’acqua.